Indagini ereditarie

Un'agenzia investigativa può essere utile anche per ricostruire il patrimonio ereditario di un defunto, quando si apre la successione ereditaria a causa del suo decesso (successione mortis causa).

All'infuori degli aspetti tecnici circa la ripartizione delle quote dell'asse ereditario fra i rispettivi soggetti coinvolti (aspetto questo di cui se ne occuperanno i rispettivi legali dei soggetti coinvolti o, in alternativa, gli stessi chiamati all'eredità mediante il raggiungimento di un accordo consensuale), l'investigatore privato può essere incaricato di effettuare degli accertamenti al fine ricostruire il patrimonio del de cuius (locuzione latina che sta ad identificare il defunto) per risalire ai suoi attivi (rapporti di conto, immobili, veicoli, titoli, e altri suoi beni) e ai suoi passivi (debiti e altre passività).

A seguito del decesso, dunque, i rapporti patrimoniali che riguardavano il defunto dovranno necessariamente essere trasmessi ad un altro soggetto imparentato o meno con questi (mediante testamento, infatti, si può anche individuare come beneficiario un soggetto non imparentato con il testatore). L'agenzia investigativa si inserisce in tale contesto poiché può essere incaricato da un soggetto chiamato all'eredità ad effettuare ricerche finalizzate alla ricostruzione del patrimonio del defunto e/o a rintracciare uno o più chiamati all'eredità individuati nel testamento, di cui gli altri soggetti ignorano l'esistenza o di cui non dispongono delle informazioni necessarie per identificarli. In questo caso, l'agenzia investigativa riceverà un mandato di incarico per individuare uno o più soggetti coinvolti nella successione ereditaria.

Gli accertamenti effettuati in ambito ereditario consentono di ottenere una ricostruzione della situazione economica, patrimoniale e finanziaria del defunto in modo da consentire a tutti coloro che accetteranno l'eredità di essere ben informati sulla reale situazione in cui versava la persona scomparsa. Tale ultimo punto è degno di considerazione poiché con l'accettazione dell'eredità si trasmettono anche i debiti del defunto, che a volte sono così ingenti da indurre i chiamati all'eredità a rinunciare alla stessa.

Molto spesso infatti, quando si parla di eredità e della successione, ci si concentra soltanto sugli eventuali beni da dividere tra gli eredi, senza considerare che all'appello potrebbero esserci anche delle passività a cui dover far fronte che dovranno essere ripartite sempre tra gli eredi. Proprio in considerazione del fatto che quando si accetta l'eredità si accettano anche i debiti del defunto, sarebbe opportuno effettuare un'analisi preventiva circa la reale ed effettiva consistenza del patrimonio ereditario, in modo da capire la convenienza o meno per i soggetti coinvolti della accettazione dell'eredità.

Gli accertamenti condotti dall'agenzia investigativa saranno fondamentali per permettere al chiamato/a all'eredità di effettuare una scelta consapevole, evitandogli/le di ritrovarsi a pagare in futuro debiti di cui non si era a conoscenza.

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